IL CONTRATTO DI RIPORTO
Descrizione
Il volume si propone di analizzare le quattro disposizioni codicistiche (artt. 1548 – 1551 c.c.) in tema di contratto di riporto, cercando di addivenire a una perimetrazione delle diverse concettualità sottese, attualizzando una modalità contrattuale ormai sostanzialmente desueta e dismessa nella prassi, sì come nella giurisprudenza. In questa cornice, assumono carattere emblematico la configurazione e la natura stessa del riporto: trattasi, breviter, di un contratto di borsa, costituito da una compera a pronto pagamento di titoli di credito, circolanti e in commercio, e dalla contemporanea rivendita a termine, per un prezzo determinato, alla stessa persona, di titoli della stessa specie. Sotto il profilo più strettamente economico, implementa un investimento, a breve scadenza, di capitali, effettuato dal soggetto acquirente dei titoli medesimi, a beneficio del cedente. In stretta connessione con quanto da rilevato, di particolare rilievo è l’operazione di comparazione, alla ricerca di una sorta di definizione “in negativo” del contratto di riporto: il saggio propone una puntuale rassegna delle principali fattispecie contrattuali affini, strutturalmente e/o funzionalmente, per poterne trarre, quasi a contrario, l’effettiva portata della peculiarità strutturale e finalistica del riporto. In considerazione della voluta attualizzazione dell’archetipo contrattuale, una parte dell’approfondimento è dedicata a un focus all’adattabilità del riporto, nella sua intrinseca trasversalità tra diritto bancario e finanziario, alle nuove dinamiche mercatuali e borsistiche (su tutte, alla dematerializzazione dei titoli e alle nuove tecnologie), nonché alle nuove procedure di gestione e risoluzione delle crisi, affiancatesi al tradizionale fallimento. Il risultato è un’opera monografica completa, che, partendo dagli aspetti meno “dinamici” (l’ambivalenza tra realità del contratto e sinallagmaticità dell’accordo, anche alla luce delle nuove modalità di trasferimento dei titoli; la nuova perimetrazione della fungibilità dei titoli astrattamente oggetto del contratto; la relazionalità tra riportato, riportatore e soggetti esterni; le rimedialità codicistiche), transitando per la descritta parametrazione con i contratti di nuova generazione (su tutti, gli strumenti derivati, gli swap e i future) e le innovative modalità di pagamento del prezzo, giunge ai profili più pragmatici-operativi, di maggior interesse per gli operatori del settore, quali l’avvento delle nuove procedure concorsuali e, in chiave comparatistica, la contrattazione internazionale e le correlate dinamiche mercatuali (che vedono il riporto inserito nella più grande e variegata famiglia dei cc.dd. repurchase agreement o repo).
IL CONTRATTO DI RIPORTO
Descrizione
Il volume si propone di analizzare le quattro disposizioni codicistiche (artt. 1548 – 1551 c.c.) in tema di contratto di riporto, cercando di addivenire a una perimetrazione delle diverse concettualità sottese, attualizzando una modalità contrattuale ormai sostanzialmente desueta e dismessa nella prassi, sì come nella giurisprudenza. In questa cornice, assumono carattere emblematico la configurazione e la natura stessa del riporto: trattasi, breviter, di un contratto di borsa, costituito da una compera a pronto pagamento di titoli di credito, circolanti e in commercio, e dalla contemporanea rivendita a termine, per un prezzo determinato, alla stessa persona, di titoli della stessa specie. Sotto il profilo più strettamente economico, implementa un investimento, a breve scadenza, di capitali, effettuato dal soggetto acquirente dei titoli medesimi, a beneficio del cedente. In stretta connessione con quanto da rilevato, di particolare rilievo è l’operazione di comparazione, alla ricerca di una sorta di definizione “in negativo” del contratto di riporto: il saggio propone una puntuale rassegna delle principali fattispecie contrattuali affini, strutturalmente e/o funzionalmente, per poterne trarre, quasi a contrario, l’effettiva portata della peculiarità strutturale e finalistica del riporto. In considerazione della voluta attualizzazione dell’archetipo contrattuale, una parte dell’approfondimento è dedicata a un focus all’adattabilità del riporto, nella sua intrinseca trasversalità tra diritto bancario e finanziario, alle nuove dinamiche mercatuali e borsistiche (su tutte, alla dematerializzazione dei titoli e alle nuove tecnologie), nonché alle nuove procedure di gestione e risoluzione delle crisi, affiancatesi al tradizionale fallimento. Il risultato è un’opera monografica completa, che, partendo dagli aspetti meno “dinamici” (l’ambivalenza tra realità del contratto e sinallagmaticità dell’accordo, anche alla luce delle nuove modalità di trasferimento dei titoli; la nuova perimetrazione della fungibilità dei titoli astrattamente oggetto del contratto; la relazionalità tra riportato, riportatore e soggetti esterni; le rimedialità codicistiche), transitando per la descritta parametrazione con i contratti di nuova generazione (su tutti, gli strumenti derivati, gli swap e i future) e le innovative modalità di pagamento del prezzo, giunge ai profili più pragmatici-operativi, di maggior interesse per gli operatori del settore, quali l’avvento delle nuove procedure concorsuali e, in chiave comparatistica, la contrattazione internazionale e le correlate dinamiche mercatuali (che vedono il riporto inserito nella più grande e variegata famiglia dei cc.dd. repurchase agreement o repo).
IL CONTRATTO DI RIPORTO
Descrizione
Il volume si propone di analizzare le quattro disposizioni codicistiche (artt. 1548 – 1551 c.c.) in tema di contratto di riporto, cercando di addivenire a una perimetrazione delle diverse concettualità sottese, attualizzando una modalità contrattuale ormai sostanzialmente desueta e dismessa nella prassi, sì come nella giurisprudenza. In questa cornice, assumono carattere emblematico la configurazione e la natura stessa del riporto: trattasi, breviter, di un contratto di borsa, costituito da una compera a pronto pagamento di titoli di credito, circolanti e in commercio, e dalla contemporanea rivendita a termine, per un prezzo determinato, alla stessa persona, di titoli della stessa specie. Sotto il profilo più strettamente economico, implementa un investimento, a breve scadenza, di capitali, effettuato dal soggetto acquirente dei titoli medesimi, a beneficio del cedente. In stretta connessione con quanto da rilevato, di particolare rilievo è l’operazione di comparazione, alla ricerca di una sorta di definizione “in negativo” del contratto di riporto: il saggio propone una puntuale rassegna delle principali fattispecie contrattuali affini, strutturalmente e/o funzionalmente, per poterne trarre, quasi a contrario, l’effettiva portata della peculiarità strutturale e finalistica del riporto. In considerazione della voluta attualizzazione dell’archetipo contrattuale, una parte dell’approfondimento è dedicata a un focus all’adattabilità del riporto, nella sua intrinseca trasversalità tra diritto bancario e finanziario, alle nuove dinamiche mercatuali e borsistiche (su tutte, alla dematerializzazione dei titoli e alle nuove tecnologie), nonché alle nuove procedure di gestione e risoluzione delle crisi, affiancatesi al tradizionale fallimento. Il risultato è un’opera monografica completa, che, partendo dagli aspetti meno “dinamici” (l’ambivalenza tra realità del contratto e sinallagmaticità dell’accordo, anche alla luce delle nuove modalità di trasferimento dei titoli; la nuova perimetrazione della fungibilità dei titoli astrattamente oggetto del contratto; la relazionalità tra riportato, riportatore e soggetti esterni; le rimedialità codicistiche), transitando per la descritta parametrazione con i contratti di nuova generazione (su tutti, gli strumenti derivati, gli swap e i future) e le innovative modalità di pagamento del prezzo, giunge ai profili più pragmatici-operativi, di maggior interesse per gli operatori del settore, quali l’avvento delle nuove procedure concorsuali e, in chiave comparatistica, la contrattazione internazionale e le correlate dinamiche mercatuali (che vedono il riporto inserito nella più grande e variegata famiglia dei cc.dd. repurchase agreement o repo).